Nei vicoli di Teggiano antica, in una vecchia casa, è ospitato il Museo.
Si tratta di un’ampia collezione di strumenti e oggetti una volta usati dalle genti del Vallo di Diano.
Qui i visitatori possono osservare, perfettamente ricostruiti, gli spazi di lavoro degli antichi artigiani: quello del ciabattino, con il banchetto e le forme per la fabbricazione delle scarpe; quello del falegname, completo dei ferri del mestiere; quello della filatrice, con un antico telaio di legno. Commoventi, poi, le stanze in cui viene riprodotta la vita quotidiana d’un tempo, come la cucina o la camera da letto.
Pregevole la bella serie di foto d’epoca, in cui sono rappresentate sia persone semplici che componenti di famiglie benestanti.
Le prime, coi rudi progenitori in posa, nel loro portamento contegnoso e un poco forzato, nei panni semplici della povera gente di allora. I ritratti invece, di chi stava bene, dei signori, coi vestiti di panno più leggero, delle donne giovani e delle bambine, timidamente civettuole.
Completano la raccolta oggetti, musiche, costumi e soprattutto la documentazione sui cicli di lavoro che esistono ancora oggi, come, ad esempio, la trasformazione del latte, la produzione del pane, vino, olio, e la coltivazione del lino, della canapa, della lana.
Così ricco di oggetti del passato, il Museo degli Usi e delle Tradizioni del Vallo di Diano può dirsi una testimonianza straordinariamente vitale di un tempo ormai passato.
Il piccolo museo di Teggiano è uno scrigno di reperti, mantenuti vivi nella loro funzione originaria.
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