Nel mese di agosto si svolge a Gesualdo il Palio dell’Alabarda.
La manifestazione del Palio rievoca un importante avvenimento della storia della città, ossia il perdono fra il Principe Carlo Gesualdo ed il figlio Emanuele avvenuto il 2 Marzo 1609:
Emanuele ha sposato in Boemia, il 22 ottobre 1607, la bellissima Maria Polissena di Furstenberg et Pernestan, il padre malato non ha potuto partecipare alle nozze. Dopo il matrimonio, a distanza di qualche anno, il figlio accompagnato dalla sposa, ritorna a Gesualdo per salutare il padre che lo aspetta nel castello con la seconda moglie Eleonora. Tra Carlo ed Emanuele non vi era mai stato un buon rapporto in quanto Carlo, anche se costretto dalla legge d’onore, era pur sempre stato l’assassino della madre, Maria D’Avalos. Il principe, contento, istituisce il Palio dell’Alabarda. Il giorno dopo, la festa continua e i cavalieri dei quattro rioni si contendono il Palio con una giostra di cavalli e una gara con l’arco.
Lo storico perdono viene ricostruito sul sagrato del Cappellone in uno scenario bellissimo e con la partecipazione di oltre 200 figuranti, comprendenti le 2 coppie di principi: Carlo Gesualdo ed Eleonora d’Este, Emanuele Gesualdo e Polissena Furstemberg, due Cardinali, le coppie di nobili dei quattro quartieri (Canale, Cappuccini, Fiera, Piazza), arcieri, alabardieri, cavalieri, sbandieratori, tamburini e trombettieri.
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