Marina di Camerota è sicuramente da inserire tra i luoghi di maggior interesse turistico della provincia di Salerno.

Immersa nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, è protetta dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità ed è anche riserva della biosfera.

Un luogo magico dove non c’è soltanto un mare splendido, ma anche tantissimi elementi di interesse culturale e naturalistico, a cominciare proprio dalle celebri grotte paleontologiche.

Grazie alla natura carsica del suolo infatti, Marina di Camerota è ricchissima di grotte sparse un po’ per tutto il suo territorio e per questo rientra tra i siti di maggiore interesse per gli stessi paleontologi. In molte di queste grotte infatti, sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, ma non solo: la loro bellezza naturalistica rende Marina di Camerota davvero uno dei luoghi più interessanti e magici della zona. Importanti ritrovamenti sono stati fatti anche nelle vicinanze di Capo Grosso dove, a fine anni Sessanta, è stata scoperta una duna fossile contente alcuni reperti dell’era Paleolitica e Neolitica.

Sempre nella zona poi, sono stati anche ritrovati i probabili resti di una Acropoli forse di origine greca.

Alcune grotte, come quelle che si trovano a partire da Cala del Cefalo, erano un tempo abitate dai pastori. Tra quelle più belle e interessanti non possiamo non nominare la Grotta del Pesce, la Grotta dell’Autaro e quella Caprara. Molto rinomate anche la Grotta Sepolcrale o del Poggio, la Grotta di Manfregiudice, la Grotta della Serratura, la Grotta della Cala o dell’Uomo preistorico ed il Riparo del Poggio o Nicchia Gamba.

Molte altre grotte invece, sono raggiungibili solo via mare dunque arrivarci non è semplicissimo, ma vale comunque la pena provare a visitarle in barca vista la loro bellezza. Si tratta della Grotta di Santa Maria e della la Grotta delle noglie o delle noie. La splendida Grotta della Calanca invece è andata perduta a causa di un crollo.

Una delle grotte della zona delle Lentiscelle, dove si trova una splendida spiaggia di sassi e ciottoli, è stata poi temporaneamente adibita a piccolo museo all’aperto dov’è stato esposto il Leone di Caprera. Si tratta di una goletta di 9 metri di lunghezza per tre tonnellate di stazza e armata di due alberi, che fu costruita nel 1879 dal maestro d’ascia Luigi Briasco di Montevideo. Il nome deriva da Giuseppe Garibaldi che fu esule proprio a Caprera e si narra che uno dei tre membri che costituiva l’equipaggio, un certo Pietro Troccoli, fosse cittadino proprio di Marina di Camerota.

  La veduta della splendida costa di Marina di Camerota.

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