Guidati dai frati fra arredi e paramenti sacri nel Museo di San Francesco a Montella.
Di grande valore storico e artistico gli oggetti e i paramenti sacri esposti al Museo dell’Opera (MdO) annesso al Complesso Monumentale di San Francesco a Folloni (Montella), istituito nel 1999.
Grazie all’interesse di padre Agnello Stoia ed al contributo della Regione Campania, sono stati musealizzati arredi e suppellettili lignee, ceramiche, argenti, stoffe, stampe, che vanno dal XV al XIX sec., nonché numerose reliquie. Particolare rilevanza hanno i paramenti sacri in broccato di seta del XVI secolo.
In questo modo, il MdO a Montella traccia un itinerario complessivo attraverso le opere esposte nelle sale del Convento, negli spazi gestiti dalla Soprintendenza ai BSAE di SA e AV e gli oggetti d’arte collocati in situ, per offrire al visitatore un suggestivo percorso della vita del convento durante oltre 700 anni di storia, illustrando le profonde relazioni intessute dai frati francescani con il Territorio dell’Alta Valle del Calore.
In collaborazione con la Soprintendenza è stata allestita nel Chiostro una nuova sezione del MdO, con una collezione di dipinti (XVI – XIX sec) del patrimonio artistico del Convento.
Tra i dipinti sicuramente interessanti sono un San Francesco in estasi che la critica più aggiornata ritiene opera della bottega del pittore Francesco Solimena e una lunetta dipinta raffigurante un’Annunciazione, recentemente attribuita all’artista marchigiano Francesco da Tolentino.
Un’altra sala del museo ospita gli arredi originali dell’appartamento di Umberto di Savoia, più volte ospite del convento nel corso della seconda guerra mondiale. Inoltre, dal 2011 è esposta la giornèa (sopravveste con aperture laterali) e il farsetto (una sorta di camicia imbottita) del conte Diego I Cavaniglia, morto nel 1481, rinvenuta nel 2004 e sottoposta a lungo restauro, costituisce l’unico esempio di questo indumento ancora presente al mondo.
La visita è gratuita. Le guide sono fatte dai frati o da personale volontario. Il numero stimato è di circa 35.000 presenze annue.
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