Il Parco archeologico sommerso di Baia rappresenta un esempio unico in ambito Mediterraneo di protezione archeologica e naturalistica subacquea.

Per spiegare il Parco sommerso di Baia, bisogna innanzitutto sapere il perché quest’area si trova oggi sotto il livello del mare. Ci troviamo, infatti, nei Campi Flegrei, dal greco “terra ardente”. In questa zona di origine vulcanica, esiste il fenomeno del bradisismo: un innalzamento o abbassamento del livello del suolo; relativamente lento sulla scala dei tempi umani, ma molto veloce rispetto ai tempi geologici.

Per il fenomeno del bradisismo, siti di grande importanza in epoca romana, dove Pozzuoli era la più celebre città commerciale, Baia la più famosa località commerciale e Miseno la sede della flotta militare, sono oggi sommersi.

Saccheggiata dai Saraceni, la città di Baia fu abbandonata e così rimase fino al 1500, quando il bradisismo la fece sprofondare a 5-8 metri sotto il livello del mare.

L’area marina protetta di Baia si può vedere lungo due punti di immersione segnalati su una mappa del parco sommerso.

Baia è conosciuta un po’ come “l’Atlantide romana” grazie ai preziosi reperti che si trovano in ottimo stato di conservazione. Si possono vedere i tracciati stradali, le statue, le botteghe e le ville patrizie che si affacciavano sulla rinomata località marittima e termale.

Le cupole intatte e con pezzi di affreschi del Parco sommerso furono considerate a lungo, almeno nella credenza popolare, pezzi di templi. E ancora si chiamano così.

Il Tempio di Diana affrescato con scene di caccia, era in realtà una struttura termale. Il Tempio di Mercurio è invero un Frigidarium, ossia la parte delle terme dove si facevano bagni in acque fredde. Il Tempio di Venere era un altro edificio termale affacciato su una piscina all’aperto.

Personalità di spicco come Cicerone, Nerone e Cesare, visitarono con molta probabilità queste terme e altre figure prestigiose della Roma di quei tempi, avevano qui ville bellissime.

A sud del parco troviamo la Villa del Protiro che si trova a 5 metri di profondità ed è quindi visitabile anche in apnea. La villa, di cui sono visibili i pavimenti mosaicati in una delle stanze, era circondata da taverne e botteghe.

Le statue ritrovate sott’acqua, come il Ninfeo di Claudio, sono esposte all’interno del Museo di Baia. Nel parco sommerso è però possibile ammirare le copie delle statue ritrovate.

Il parco sommerso può essere visitato a bordo di barche con fondi trasparenti, facendo snorkelling oppure diving.

Il Ninfeo sommerso dell’Imperatore Claudio

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