Il Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele ha sede nel Convento di San Francesco.
Prima dell’ultimo conflitto mondiale era adibito a sede del Municipio, ma dopo i bombardamenti fu parzialmente distrutto ed abbandonato.
Attualmente, dopo essere stato restaurato e reso di nuovo fruibile, il Museo raccoglie reperti provenienti dal centro antico di Eboli, dalla collina di Montedoro e dal sito archeologico di San Vito al Sele. Ci sono però spazi sono riservati ad altre località come Campagna e Oliveto Citra.
Le varie sale del museo accolgono periodicamente le esposizioni tematiche legate alle attività di ricerca del Museo. Il percorso conduce il visitatore attraverso le varie fasi della storia del luogo: la preistoria, l’età del ferro, il periodo orientalizzante, il VI e V secolo a.C.
Nell’atrio di ingresso vi è la Lapide Eburina, statua onoraria con iscrizione dedicata.
Nella Sala 1 vi è l’esposizione dedicata alla fase di Preistoria e Protostoria: qui si possono ammirare le più antiche testimonianze di frequentazioni risalenti al Neolitico Superiore e al Neolitico Finale provenienti dall’area di S. Cataldo.
Nella Sala 2 sono esposti i reperti dell’Età del Ferro. I documenti più numerosi dell’età del ferro ad Eboli rimandano ad una serie di corredi tombali di particolare ricchezza: le tombe maschili si caratterizzano per la presenza di spille in bronzo e armi. Quelle femminili contengono gioielli in bronzo e collane in ambra e pasta vitrea. Ricca anche la presenza di vasellame e di ceramica decorata a “tenda”.
Il primo piano è dedicato al periodo compreso tra la fine del VII e il VI secolo a.C.
Anche qui vi è una ricca selezione di corredi tombali provenienti dalle necropoli attestate lungo le rive del torrente Tiranna e nella zona alla base del Montedoro. Nei corredi sono presenti grossi contenitori con coperchi, oggetti di ornamento e piccoli vasi. Tra il materiale rinvenuto anche numerose ceramiche in “bucchero” di produzione etrusco-campana e vasi con iscrizioni onomastiche in lingua etrusca.
La sala 4 vede la presenza di materiale riferito al periodo compreso tra il IV e il III secolo a.C. Anche qui si presentano numerosi corredi funebri: quelli maschili contenenti armature complete, vasi da vino e da mensa in ceramica e bronzo, strumenti da focolare e terrecotte. Quelle femminili riportano gioielli in bronzo e in argento, vasi e il lebete nuziale.
Uno scorcio di una delle sale del Museo Archeologico Nazionale di Eboli.
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