Molto spesso, parlando della splendida Caserta, si è soliti pensare immediatamente ad uno dei suoi fiori all’occhiello, ovvero la celebre Reggia con il suo maestoso parco.

Questo perchè, indubbiamente, la Reggia rappresenta uno dei luoghi di maggiore interesse della città campana ed anche uno dei più conosciuti a livello internazionale, ma in realtà Caserta è davvero ricchissima di monumenti, luoghi di interesse artistico e culturale, piazze storiche e splendide chiese.

Oltretutto la Reggia Borbonica, insieme al Belvedere Reale di San Leucio e all’Acquedotto Carolino, è inserita dal 1997 nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco, a testimonianza della ricchezza storica e culturale di questa città.

Caserta ha dunque un territorio davvero ricchissimo da questo punto di vista, basti pensare al celebre borgo medievale di Casertavecchia che rappresenta davvero un patrimonio storico inestimabile, con il suo Duomo che risale nientemeno che al 1100 e il relativo castello. Che dire poi dei numerosi musei presenti nella città, come il celebre Museo dell’Opera e quello della Seta, senza dimenticare l’Anfiteatro romano di Santa Maria Capua Vetere, il Museo Campano di Capua, l’Abbazia di Sant’Angelo in Formis e la Reggia di Carditello.

Caserta però è anche ricca di splendide chiese e tra queste una delle più suggestive è la Cattedrale di San Michele Arcangelo, rappresentante anche uno dei luoghi di culto più importanti della città.

La storia di questa Cattedrale è piuttosto antica: si racconta che nel 1783 un incendio distrusse la chiesa parrocchiale casertana che era dedicata al culto di San Sebastiano e che si decise di trasferire le attività religiose nella Chiesa della Madonna Annunziata. Questa però era piuttosto piccola e così Re Ferdinando ordinò di ampliarla.

Dopo diverse vicessitudini, tra cui un progetto che non piacque molto (ad opera di Patturelli e Bianchi) e l’intervento dei Moti Carbonari, nel 1837  i lavori della sistemazione della Cattedrale di San Michele Arcangelo furono affidati all’architetto Pietro Valente che apportò notevoli miglioramenti.

Dopo i lavori di ampliamento e miglioramento, nel 1842 venne inaugurata la nuova cattedrale col nome di San Michele Arcangelo, poi ulteriormente restaurata, dopo la seconda guerra mondiale, dal decoratore e scenografo del Teatro di San Carlo Luigi Taglialatela.

Attualmente si può ammirare una facciata principale dove campeggia una bellissima scalinata in pietra di Bellona e dove, nelle due nicchie presenti nella parte alta della facciata, ci sono le statue in gesso di San Michele Arcangelo (a sinistra) e San Sebastiano (a destra).

Nella Cattedrale di San Michele Arcangelo ci sono poi ben tre portali di ingresso che conducono a tre navate scandite da colonne. Splendida poi la fascia che circonda il colonnato della navata principale, decorata con affreschi che rappresentano gli Angeli, il Battesimo di Gesù, la Resurrezione e la Sacra Famiglia.

Sotto l’abside si trovano invece le cripte che contengono diversi reperti archeologici, oltre che le tombe dei Vescovi della diocesi e la formella in terracotta incisa con il segno della Croce di Papa Giovanni Paolo II, che riporta anche la sua firma.

Interno della Cattedrale di San Michele Arcangelo a Caserta

 

 

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