RESTAURO PITTORICO SVELA UN RIPENSAMENTO DELL’ARTISTA
La tela attribuita al pittore Giacinto Diano, ripulita dall’intervento invasivo, ha fatto emergere una diversa impostazione del disegno iniziale.
Nella Chiesa del SS.Rosario a Taurasi, è conservato il dipinto a olio “La Sacra Famiglia”, attribuito a Giacinto Diano. Una grazia leggera e delicata nei toni, un disegno morbido e sciolto, una felicità davvero armoniosa nell’insieme composito, un accostamento di colori che rilevano una particolare sensibilità artistica, sono le componenti caratterizzanti di maggiore determinazione stilistica che si riconoscono a quest’opera. Il tema è al tempo stesso semplice e incredibilmente complesso. Dal punto di vista iconografico, è un soggetto quasi povero di originalità, subito identificabile. I tre personaggi assumono pose esemplari, come per un libro di ricordi o come esempio di una famiglia ideale. Maria è una madre giovane, innocente, piena di attenzioni, velata da un soffio di tristezza; Gesù un bambino delizioso e Giuseppe, collocato un po’ in disparte, in secondo piano, un padre anziano ma solerte.
Nel 1969, fu eseguito il restauro da Ovidio De Martino, pittore frigentino. Ma la particolarità di questa tela è emersa più recentemente, nel 2007, quando si è provveduto alla ripulitura del primo intervento invasivo, che ha riportato alla luce una incertezza che ebbe il Diano durante la lavorazione della tela: in un primo momento la figura di Giuseppe era posta più in basso, ma evidentemente non lo soddisfaceva in pieno e non si integrava perfettamente, quindi fu riposizionata diversamente.
Giacinto Diano (Pozzuoli 1731-Napoli 1804), soprannominato “O Puzzulaniello”, riuscì in breve tempo a conquistarsi un posto di rilievo nel panorama artistico del suo tempo, infatti, nel 1773 ottenne la nomina di professore di Disegno e maestro di Pittura nella Reale Accademia di Belle Arti, rimanendovi fino al 1782. Diano, vanta una ricca produzione artistica, sparsa in diverse località del meridione d’Italia.
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