A Positano, perla della costiera amalfitana, oltre alle bellezze naturalistiche del posto sorgono anche numerosi monumenti di interesse storico tra cui la Chiesa di Santa Maria Assunta.

La storia della Chiesa di Santa Maria Assunta è legata a doppio filo con quella del monastero benedettino di Santa Maria che, secondo la tradizione, sarebbe stato costruito all’arrivo dell’icona bizantina della Madonna proprio in quel di Positano.

Sempre secondo la tradizione, l’icona bizantina giunse a Positano nel sec. XII grazie ai monaci benedettini che la trasportarono a bordo delle loro navi mentre percorrevano le rotte commerciali e di pesca lungo le coste dell’Italia meridionale, mentre la tradizione popolare vuole che l’icona arrivò a Positano in modo prodigioso. Tuttavia non esiste documentazione a supporto di questa tesi, a parte una piccola pergamena che ricorda la dedicazione della Chiesa ad onore della Beata Vergine Maria ad opera di Giovanni II Vescovo di Amalfi, per cui si è portati a pensare più verosimilmente che l’abbazia fu fondata nella seconda metà del secolo X visto che i primi cenni storici documentati risalgono alla fine del XI secolo.

La storia della Chiesa di Santa Maria Assunta è piuttosto complessa e vede l’avvicendarsi di una serie di abati benedettini alla sua guida tra cui spiccano i nomi dell’abate Antonio Acciappaccia di Sorrento, dell’abate Nicola Miroballi (successivamente eletto arcivescovo di Amalfi), ma anche di Federico Borromeo e del Cardinale Vincenzo Maria Orsini, divenuto poi Papa Benedetto XIII.

Tuttavia questo non fu un periodo florido per l’abbazia. Fu l’ultimo abate commendatario, Liborio Marra, a iniziare a dar vita nel 1777 ai lavori di restauro della Chiesa che durarono circa cinque anni e alla fine dei quali la Chiesa potè tornare al suo antico splendore.

Al suo interno la Chiesa di Santa Maria Assunta conta tre navate con cinque archi ai quali corrispondono, lungo le navate laterali, altrettante cappelle per ciascun lato. Dall’ingresso verso l’altare maggiore si susseguono le cappelle di San Biagio, dell’Immacolata, di Sant’Antonio e Sant’Anna (a destra) con l’altare della Circoncisione; le cappelle del Crocefisso, dell’Annunziata, di San Vito e di San Nicola di Bari invece a sinistra.

A destra dell’altare maggiore vi è poi la cappella di Santo Stefano dove è custodita la statua settecentesca della Madonna con Bambino. Vicino la Chiesa infine sorge il campanile costruito nel 1707 sulla cui porta si erge un bassorilievo di epoca medioevale con una lapide del 1902 dedicata al positanese Flavio Gioia, inventore della bussola.

L’interno della Chiesa di Santa Maria Assunta, a Positano.

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