Castellabate è una delle perle della costiera cilentana. Il suo territorio si espande infatti all’interno del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dichiarato nel 1998 dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.

I suoi ambienti marini invece sono, dal 1972, sotto tutela biologica marina per preservarne il patrimonio naturale e ambientale. Nel 2009 è stata istituita l’area marina protetta Santa Maria di Castellabate, che abbraccia la zona tra la baia del Saùco (o del Vallone) e la punta di Ogliastro.

Una perla custodita dunque, le cui ricchezze architettoniche la rendono celebre meta turistica e culturale.

Numerose le costruzioni sacre e religiose, come la Basilica Pontificia di Santa Maria de Gulia e il Santuario di Santa Maria a Mare. Celebri anche la Chiesa di San Marco Evangelista, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, solo per citarne alcune.

Numerosi anche i palazzi di origine civile, di grande prestigio e bellezza.

Uno dei più celebri è senz’altro Palazzo Belmonte. Si tratta di una struttura nobiliare con un parco di cinque acri dei principi Granito Pignatelli di Belmonte, costruito a Santa Maria nel 1733 accorpando edifici preesistenti. Famoso anche Palazzo Granito: costruito nella prima metà del Settecento da Parise Granito, si affaccia sul molo di punta Licosa. Palazzo Granito rappresentava uno dei soggiorni del re Carlo di Borbone.

Tra i palazzi storici più famosi si possono annoverare anche Palazzo Perrotti e Villa Matarazzo.

Castellabate però è anche celebre per le sue torri costiere, innalzate per avvistare le imbarcazioni saracene che si avvicinavano alla costa con l’intento di depredarla.

Quella meglio conservata è la torre normanno-aragonese della “Pagliarola” o “Perrotti”, che accorpata a palazzo Perrotti domina la Marina Piccola di Santa Maria. Questa opera di origine medievale è costituita da una torre a pianta circolare, circondata da una torre più bassa di epoca successiva. Celebri anche le antiche torri angioine “di Tresino”, la torre “Cannitiello” detta anche “Mezzatorre”, quella “di Ogliastro” o “di Ogliarola” e la”Torricella” o torre “del Semaforo”.

Dello stesso periodo, caratterizzato dalla presenza aragonese, è anche la torre “dei Zappini”, senza dimenticare la torre “della Marina di Ogliastro”, detta anche “dell’Arena” o “delle Ripe Rosse.

Alle opere architettoniche si accompagnano poi le bellezze naturalistiche del luogo. Scorci bellissimi si aprono sulle spiagge sabbiose di Castellabate, ricche di  scogli, dirupi, baie e calette naturali. Tra quest’ultime le più rinomate sono “Cala della bella” e il “Saùco”.

Naturalmente non mancano grotte, passeggiate sul lungomare (come quella del lungomare “delle Tartarughe”), parchi e sentieri naturali.

La torre normanno-aragonese della "Pagliarola" o "Perrotti"  La torre normanno-aragonese della “Pagliarola” o “Perrotti” che domina la Marina Piccola di Santa Maria.

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