La dieta mediterranea è ormai conosciuta e rinomata in tutto il mondo, oltre che essere presa a modello ogni qual volta si parla di alimentazione sana ed equilibrata.

Si tratta in realtà di un modello nutrizionale recente, ispirato ai modelli alimentari che si sono diffusi in alcuni paesi del bacino mediterraneo come Italia e Grecia intorno al 1950, e si basa prevalentemente sul consumo di alimenti semplici, sani e ricchi di proprietà nutritive come cereali, frutta e verdura, carne, pesce, latticini e l’immancabile olio extravergine d’oliva. I benefici effetti che si ottengono sulla longevità e sulla salute seguendo la celebre dieta mediterranea, che più che una dieta è un vero e proprio stile di vita alimentare, sono ormai stati riconosciuti da studi scientifici ed esperti del settore.

Tra gli alimenti clou della dieta mediterranea si è nominato ovviamente l’olio extravergine d’oliva perchè questo è uno dei condimenti più salutari che esista.

Tra le diverse tipologie di olio, ce n’è uno speciale tipico della terra del Cilento, riconosciuto come DOP, quindi d’origine protetta, che è proprio l’olio extravergine di oliva del Cilento DOP.

Storicamente questo olio ha rappresentato spesso la principale, e talvolta unica, risorsa delle popolazioni locali, tanto da divenire parte integrante della loro vita quotidiana e si ottiene dall’olivo nel Cilento che ha a sua volta radici antiche.

Da alcune recenti ricerche si è scoperta la presenza dell’olivo nella terra di Cilento già nel IV sec. a.C., mentre attualmente la zona di produzione comprende ben 62 comuni, posti a sud della provincia di Salerno, tutti inclusi nell’area del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano e tutti caratterizzati dalla presenza di olivi secolari.

Ma chi fu ad importare l’olivo nel Cilento? La tradizione vuole che le prime piante fossero state introdotte dai coloni Focesi, una popolazione profuga di origine greca: sembra che furono proprio loro a introdurre la più antica varietà di olio locale, detta la Pisciottana.

L’olio extravergine di oliva del Cilento DOP infatti si ottiene oggi  proprio dalla premitura di olive delle varietà Pisciottana, ma anche dalle varietà Rotondella, Ogliarola, Frantoio, Salella e Leccino.

Dal colore giallo paglierino limpido, ha un sentore fruttato con possibili note di mela e di foglia verde mentre il gusto è delicato, tipico delle olive fresche e dolci, con retrogusto di pinolo, nocciola e mandorla.

L’acidità è invece sempre inferiore al valore di 0,70% e questo lo fa apprezzare particolarmente, grazie alla sua delicatezza, su grigliate di pesce, insalate e verdure bollite, legumi e primi piatti di ogni tipo.

L’olio extravergine di oliva del Cilento DOP è dunque un riuscito mix di lavorazione millenaria delle olive e l’impiego di moderne tecnologie di lavorazione, ma deve rispondere a determinati criteri: ad esempio per ottenere la certificazione DOP, l’olio del Cilento dev’essere realizzato esclusivamente con olive raccolte a mano, tutt’al più con l’aiuto di mezzi quali scuotitori e pettini vibranti per facilitarne la caduta;  la raccolta deve essere effettuata entro il 31 dicembre di ogni anno e le olive vanno molite entro 48 ore dalla raccolta.

Criteri severi che però hanno permesso a quest’olio di divenire uno dei prodotti tipici di queste terre e di essere una delle eccellenze enogastronomiche del nostro Paese.

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