Spiccato sapore dolce, consistente, texture croccante e poco farinosa: il Marrone di Roccadaspide è un vero e proprio fiore all’occhiello campano.

Vasti territori del Cilento possiedono le condizioni favorevoli alla coltivazione del castagno, quali terreni a reazione acida o tutt’al più neutra di origine vulcanica.

I castagneti presenti in zone collinari e mediomontane beneficiano di un apporto idrico, dovuto agli eventi climatici. In questi ambienti anche le temperature alquanto basse favoriscono una elevata produzione di frutti di ottima qualità.

Non si può non evidenziare inoltre che buona parte del territorio interessato da questa coltura fa parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Questo significa che si tratta di una zona a spiccata valenza ambientale. Il Marrone di Roccadaspide è perciò considerato tra le migliori castagne prodotte in Campania, ciò non solo per la qualità intrinseca della varietà, ma appunto per il terreno e il clima favorevole che contribuiscono ad esaltare il livello qualitativo del prodotto.

Sotto l’aspetto dietetico nutrizionale è particolarmente rilevante per il contenuto in carboidrati, mentre basso è il contenuto proteico.

Il frutto ha forma tendenzialmente semisferica, talvolta leggermente ellissoidale. Pericarpo castano bruno, tendenzialmente rossastro, con strie scure generalmente poco evidenti; seme bianco latteo. Bianco paglierino per il prodotto essiccato e sgusciato.

Il Marrone di Roccadaspide viene utilizzato principalmente per la produzione di marrons glacés, marmellate, castagne al rhum, pur restando ugualmente interessante per il mercato fresco, per l’impiego come caldarroste oppure per la preparazione del castagnaccio.

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