La Rocca dei Rettori è conosciuta anche come Castello di Benevento o Castello di Manfredi.

La Rocca domina per la sua mole Piazza 4 Novembre, nel centro storico di Benevento.

L’imponente edificio fu realizzato, per volere di papa Giovanni XXII nel 1321. La sua edificazione prese a modello le grandi costruzioni militari di Avignone e di Carcassone in Francia. Il Castello fu costruito però sui resti già esistenti di una fortezza longobarda, costruita da Arechi II intorno all’875, sopra un’antica arce romana che dominava la via verso Avellino.

La Rocca ricevette il nome attuale nel Medioevo, quando divenne sede dei governatori pontifici.

Molti avvenimenti storici si svolsero fra le sue mura: Muzio Attendolo Sforza di Cotignolavi fu prigioniero; nel 1443 vi fu insediato il Gran Parlamento del Regno; vi dimorarono personalità quali Traiano Boccalini, Stefano Borgia, Gioacchino Pecci, il futuro Leone XIII.

La Rocca fu portata a termine verso la fine del 1338, sotto il pontificato di papa Benedetto XII. Il progetto prevedeva un castrum ed un palatium, recintati da mura protette da fossati, questi ultimi attraversati da tre ponti levatoi. La costruzione prevedeva anche la porta orientale della città, che venne ricostruita in seguito.

Erano inoltre previste due torri e un’altana, che vennero sostituite però da un corpo di fabbrica destinato a deposito.

Dal 1586 la fortezza fu trasformata in carcere, rimasto attivo fino al 1865.

Una parte dell’edificio fu ricostruita nel XVIII secolo, a seguito delle distruzioni provocate dal terremoto del 1702.

La Rocca dei Rettori ospita la sezione storica del Museo del Sannio con il materiale pertinente alla storia della città e della regione del Sannio, oltre alla documentazione dell’arte e delle tradizioni popolari della provincia.

I giardini del Castello accolgono un lapidario dedicato ai militari della via Traiana. Interessante da visitare, quest’ultimo raccoglie diversi frammenti architettonici appartenuti alla Rocca nei secoli.

Attualmente la costruzione si sviluppa su tre piani, con due torri di vedetta. Il piano terra è occupato dalle segrete. Un doppio scalone conduce al primo piano organizzato in ampi saloni, con soffitti in legno. Al secondo piano ci sono le torri di guardia da cui si accede al terrazzo con ampia vista sulla città. Una rampa conduce al giardino posteriore che accoglie il lapidario.

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