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Caserta vede le sue origini in epoca etrusca, probabilmente con il nome di Galatia. Originariamente sorgeva sul pendio del monte Virgo, successivamente, nel periodo longobardo, la popolazione si stanziò intorno a una torre d’avvistamento in pianura a discapito del vecchio paese che fu abbandonato da buona parte della popolazione. La città di Caserta non ha origini recenti, infatti intorno al 423 a.C. fu conquistata dai Sanniti. Successivamente scelse di restare dalla parte di Annibale e schierarsi, quindi, contro i Romani come il popolo dei Picentini; a causa di ciò, nel 211 a.C. fu punita con la suddivisione di tutto il territorio in grandi appezzamenti quadrati. Sino alla caduta dell’Impero romano, dopo il 476 d.C., Galatia rimase una colonia, fino al momento in cui nell’863 d.C. cominciò il suo lento declino in seguito alle invasioni barbariche.
Nel periodo medievale il centro compare per la prima volta sotto il nome di Caserta. In questi anni vengono apportate numeroso modifiche urbanistiche dovute alla costruzione di diversi edifici come la Chiesa dell’Annunziata. A metà dell’Ottocento venne incorporata nel Ducato di Benevento e nell’879 venne incamerata dai conti di Capua; questo portò, nel XII secolo, alla nascita dello Stato Casertano ad opera di Ruggero II. La città visse un periodo di splendore grazie a Roberto di Lauro, capostipite della nuova signoria. Successivamente si succedono numerose signorie alla guida della città fino al XVI secolo quando Caserta iniziò il suo rilancio grazie all’operato del principato di Giulio Antonio e Andrea Matteo. Purtroppo tale periodo fu caratterizzato dalla piega della peste che decimò la popolazione.
L’area Casertana nei secoli centrali dell’età moderna, con l’arrivo di Carlo di Borbone, visse un periodo di splendore. La dinastia spagnola avvia all’interno della città la costruzione di numerose opere architettoniche, infatti il re fa giungere a suo cospetto il più grande architetto vivente di quel periodo, Luigi Vanvitelli; quest’ultimo avvia i lavori per la realizzazione di una residenza estiva unica al mondo. Per volontà di Ferdinando IV negli anni successivi furono costruiti diversi quartieri come quelli di San Carlo e San Ferdinando, inoltre la città fu dotata di una fabbrica della produzione di seta.
Dopo la sconfitta dell’esercito borbonico nella battaglia di Volturno, Garibaldi pose il suo quartier generale a Caserta. Dal 1926 fino al 1943 fu sede dell’Accademia dell’Aeronautica Militare Italiana, nel dicembre del 1943, dopo lo sbarco a Salerno, fu occupata dalle truppe alleate e, successivamente , nel 1945 fu la sede in cui il generale tedesco Von Vietinghof firmò la resa dell’esercito tedesco presente sul suolo italiano. Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale la città attraversò una profonda crisi, la ripresa iniziò soltanto a partire dagli anni 60 e 80 grazie a un boom edilizio. Il sito originario di Caserta vecchia oggi sembra estraneo al resto della città ma nonostante ciò è testimonianza della tradizione e della storia della città. La fama di Caserta è dovuta senza dubbio alla bellezza della Reggia e per la raffinatezza delle sete di San Leucio che vengono esportate in tutto il mondo.
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